Riposi giornalieri e assegno di maternità: domande in via telematica
01/08/2018
Maternità: l'Inps fornisce nuove specifiche sulla telematizzazione delle domande di riposi giornalieri per allattamento e assegno statale. Le differenze tra gli assegni del comune e dello Stato
L'Inps ha comunicato le modalità di applicazione del regime telematico per la presentazione delle domande per i riposi giornalieri per allattamento e per l'assegno di maternità dello Stato, sino ad oggi presentate in modalità cartacea.
Nel messaggio 3014/2018 del 27 luglio viene precisato che le domande possono essere presentate attraverso uno dei seguenti canali:
- servizio online dedicato;
- Contact Center al numero 803 164 (gratuito da rete fissa) oppure 06 164 164 da rete mobile;
- patronati, attraverso i servizi telematici offerti dagli stessi.
Assegno di maternità del comune
L'assegno di maternità 2018 erogato dal comune di residenza è un'agevolazione pagata dall'ente locale per conto dell'Inps alle mamme disoccupate e casalinghe che non lavorano o che non hanno accumulato almeno 3 mesi di contributi nell'ultimo anno e mezzo e che hanno un bambino loro, adottato o in affidamento preadottivo. L'importo dell'assegno è attualmente di 338,89 euro per 5 mensilità, il massimo erogabile (totale complessivo 1694,45 euro).
L'assegno di maternità 2018 del comune è riservato sia alle mamme italiane sia a quelle straniere in possesso della carta di soggiorno o dello status di rifugiato politico. I documenti delle mamme straniere o extracomunitarie devono essere in regola al momento della presentazione della domanda o entro 6 mesi dalla data del parto.
Altri requisiti per avere diritto all'assegno di maternità 2018 del comune sono:
- avere la residenza presso il comune che riconosce l'agevolazione;
- avere un reddito Isee complessivo non superiore alla soglia stabilita ogni anno a seconda delle stime dell’Istat (attualmente è ferma a 16.955,95 euro annui);
- non ricevere altre prestazioni previdenziali oppure altri assegni di maternità Inps.
NB - l'assegno di maternità versato dal comune e quello riconosciuto dallo Stato non sono cumulabili.
Assegno di maternità dello Stato
A differenza di quello erogato dal comune di residenza, l'assegno di maternità 2018 dello Stato - che viene erogato dall'Inps - è una prestazione rivolta alle mamme lavoratrici e precarie, italiane o straniere. L'importo dell’assegno di maternità 2018 Stato è di 338,89 euro per 5 mensilità, mentre l'Isee di riferimento è di 16.954,95 euro.
Per poter ricevere l’assegno di maternità 2018 dello Stato, le mamme lavoratrici o precarie devono avere questi requisiti:
- avere versato almeno 3 mesi di contributi per maternità negli ultimi 18 mesi e 9 mesi prima del parto o dell’ingresso del bambino nel nucleo familiare se adottato o in affidamento;
- essere disoccupate oppure messe in mobilità o in cassa integrazione ma avere lavorato per almeno 3 mesi (il minimo richiesto per la prestazione previdenziale o per l’assistenza). Tra il momento in cui hanno perso il lavoro e la data del parto non possono passare più di 9 mesi;
- essere state licenziate o avere dato le dimissioni, avere lavorato per almeno 3 mesi ed avere lasciato l’attività nell’arco di tempo che va dai 18 mesi ai 9 mesi prima della data del parto;
- usufruire della gestione separata, con 3 mesi di contributi versati nei 12 mesi precedenti il congedo obbligatorio (ottavo mese di gravidanza) o anticipato per motivi di salute.
Dell’assegno maternità 2018 dello Stato può beneficiare anche il padre che sostituisce la mamma per decesso, abbandono o affidamento esclusivo. I requisiti sono gli stessi della madre.
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